Sono passate tre settimane, ma credo di essere ancora in tempo per parlarvi della mia partecipazione al Fuorisalottino durante la settimana del Design a Milano dal 17 al 22 aprile.
L’iniziativa è stata promossa dall’associazione culturale Onalim-Milano al contrario fondata nel 2015 e si pone come obbiettivo l’osservazione sentimentale sulla città di Milano.
Pertanto, Onalim ha come missione “quella di rappresentare una città al contrario, dove insieme si possono attuare dei piccoli e grandi ribaltamenti, dove la collaborazione prende il posto della competizione, dove la curiosità non è status, la gentilezza viene premiata e dove la milano inclusiva è più ambita della Milano esclusiva”.
Ed è proprio da questo che l’associazione è partita per organizzare il FuoriSalottino, pensando ad una formula al contrario rispetto alle logiche del FuoriSalone o del Salone del mobile nella Design week di Milano.
Ecco cosa è stato il FuoriSalottino2018:
“In via Tortona, dove è nato il Fuorisalone, Onalim ha dato vita al Fuorisalottino, la prima mostra mercato di tutto il Fuorisalone, dove si affittano spazi al centimetro (10cmx10cm) invece che al metro quadrato.
Fuorisalottino nasce come risposta all’innalzamento dei prezzi degli affitti durante la Design Week, per dare la possibilità anche a piccoli designer di essere presenti al Fuorisalone.
La mostra, estesa su una superficie totale di 2 metri quadri, è stata allestita nel cortile interno di Via Tortona 14, cuore nevralgico del Fuorisalone, e frequentato da migliaia di persone”.

Area espositiva del Fuorisalottino – Foto di Onalim
Durante la settimana, sono stati organizzati anche dei mini-eventi che hanno coinvolto gli stessi designer, artisti e artigiani.
Ho partecipato con un piccolo manufatto che ho chiamato Damare.
- Damare – Foto di Onalim
Damare fa parte di una nuova serie di manufatti, declinabili in quadri, biglietti di auguri, album, diari. In questi sarà possibile raccogliere i pensieri, i ricordi, le sensazioni come ho provato io a sommare le emozioni che ricevo dalla carta e dai fili.
Amo la carta: il suo odore di colla, le legature dei libri, la musica della sua materia, le sue trame e finiture e manipolarla.
Poi i fili, le stoffe, i bottoni, i cartamodelli, i nastri hanno sempre fatto parte della mia vita, sin da piccola quando vedevo mia nonna realizzare le camicie e i corredi.
Gli anni sono passati, ma tutto questo piccolo mondo mi è rimasto dentro.
Fili, nastri ed ecc. fungono da madeleine e riportano a galla i sorrisi e i ricordi.
Damare vuole mantenere proprio quel fil rouge; rappresenta – realisticamente – ciò che accade in ognuno quando si cerca di far scaturire il flusso dei pensieri anche per “donare” una parte di sé agli altri.
Questi pensieri sorgono dal cuore, passano dalla testa, e si imprimono su carta: fanno un viaggio, come il piccolo corso d’acqua confluisce nel mare.
Dall’amore si parte e al mare si arriva.
Sono stata onorata di partecipare al FuoriSalottino2018 e vedere il mio Damare accanto ai manufatti e ad opere di designer e artisti molto bravi e conosciuti.
Insomma l’esperienza è stata molto positiva e divertente, spero che anche l’anno prossimo Impronte di Carta possa essere presente.
Ringrazio ancora Onalim per la disponibilità e del tempo dedicato durante tutta la settimana del FuoriSalottino.
Stay tuned!
Tutti i partecipanti al FuoriSalottino2018:
The FabLab: Make it real • Alberto Ghirardello • Luci d’Autore • Les Papillons du Lapin • Impronte di Carta • Alan Zeni • Sandy Aime • Narratè, la lettura ha scoperto l’acqua calda • Noura Tafeche • Chiara Corio • Elena Galimberti • Mario Donadio • ClickAid • Ylbert Durishti • Gallab • Laura Tardella • Daniele Isola • Rabel Bellons • Ludovica Gusti • Nino Scanu • I-stantart di Michele Ranzani • Drunken Jewelry • Alessandra Cossu • Valentina Taetti • L’Osservatorio Figurale • Miocugino – officina di gesta e ingegno • L’Ippocastano • Falegnameria Sociale K_Alma • We Dare • Abdou Kadra Ba • Art Bag rivista d’artista